Atletica Marcianise A.S.D.

Associazione Sportiva Dilettantistica

Rabbia e commozione ieri pomeriggio ai funerali del giovane podista di Capodrise

Tanta commozione per la dipartita di un giovane padre di famiglia molto amato nelle comunità di Marcianise e di Capodrise, dove risiedeva in via Acconcia. Il carro funebre ha trasportato, ieri mattina alle 9.30, la salma di Domenico Maraniello a Capodrise. Alle 11 si è aperta la camera ardente presso la chiesa di Sant’Andrea Apostolo, dove alle 16.30 è stato celebrato il funerale. Maraniello stava trascorrendo il suo ultimo giorno di vacanza a Gaeta, quando è stato investito da un furgone in via Sant’Agostino, tra Gaeta e Formia. Grande folla in chiesa e rabbia per una giovane vita spezzata. Domenico, che lavorava come autista presso la ditta di materiali edili Feola di via Ponteselice a Capodrise, aveva 33 anni ed era conosciuto anche per il suo impegno agonistico nell’Atletica Marcianise. Il rito funebre è stato celebrato dal parroco Don Pietro Di Bernardo che conosceva molto bene tutta la famiglia e la loro devozione. Presenti la moglie, il padre e la madre, i fratelli e tutti i parenti e gli amici, compresi gli atleti della “Atletica Marcianise”, che  gli hanno voluto così tributare l’ultimo saluto.  Tanta commozione e palloncini bianchi verdi liberati nel cielo sul sagrato della Chiesa Grande di Capodrise. Era presente anche l’assessore allo sport del Comune di Marcianise Angelo Musone.
Sul fronte delle indagini i carabinieri hanno denunciato per omicidio stradale il giovane di 26 anni che era alla guida del furgone.  L’introduzione della legge sull’omicidio stradale non basta ad evitare il susseguirsi di statistiche che vedono le morti dei cosiddetti soggetti deboli, pedoni e ciclisti in particolar modo, in aumento in seguito ad incidenti stradali. I dati pubblicati da poche settimane dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza sui soli incidenti rilevati da Polizia Stradale e Arma Carabinieri fanno suonare un campanello d’allarme per il primo semestre 2017, in aumento rispetto al 2016. Servono più uomini, divise e mezzi sulle strade, ma anche manutenzione stradale da parte dagli enti proprietari e percorsi in sicurezza per i non automobilisti. Così come serve anche con un impegno a livello di cultura della sicurezza stradale nel rispetto totale delle norme del codice.

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